sabato 10 novembre 2007

Un uomo qualunque...

oggi sul sito di Grillo ho letto della vicenda di Aldo Bianzino, 44 artigiano del perugino arrestato per possesso e coltivazione di canapa indiana e morto in carcere. Sono raccapricciato e volevo condividere con voi il mio stato d'animo.
Per un paio di ore ho navigato alla ricerca di maggiori dettagli su questa notizia e più leggevo più lo sgomento saliva. Nessuna menzione televisiva del fatto, oppure me la sono persa, che un 44 enne incensurato padre di famiglia venisse arrestato con la compagna e morisse in circostanze "misteriose" in cella di isolamento con 4 traumi cranici, 3 o 2 costole fratturate e danni agli organi interni.
MA SIAMO PAZZI???
Parliamo ore e ore dell'orda rumena, facciamo il plastico a garlasco ma di reali e preoccupanti violazioni della libertà personale che in questo paese ormai sono la norma nessuno parla. L'handicap è che l'informazione in un paese democratico è perno fondamentale per l'ago della bilancia dei poteri. Senza informazione come ci si affanna a dire da parecchio si scivola piano piano in un regime...
Questa è l'italia o ...
Ho persino paura a fare dei paragoni con altre nazioni del centro africa o del sud est asiatico.
Ho ancora i brividi mentre mi chiedo dove andremo a finire.
Il punto è che le sproporzioni tra i fatti e le conseguenze è stata completamente smarrita. Non voglio fare apologie sulla legalizzazione di droghe o altro, mi pare però che morire in carcere per aver coltivato della canapa sia assurdo. Mi pare che non dare risalto a questa notizia e invece sovraesporne altre, magari al limite del ridicolo, sia indecente.
Ho avuto modo nella giornata di visitare anche siti estremamente schierati dove la storia di Aldo Bianzino è non solo argomento di dibattito ma anche fonte di rabbia e malumore, questo mi preoccupa, mi inquieta.
Metto insieme vari elementi e individuo una generica tendenza a voler tenere l'italia in uno stato di ansia continua, un preallarme indeterminato, mi viene da pensare a quanto è facile governare un popolo impaurito e disorientato. La tv e la sua sospetta incompetenza, la politica sorda, i disagi sociali che sembrano avviarsi a diventare piaghe (pignoramenti e albo dei cattivi pagatori in primis), un caro vita insostenibile per gran parte del ceto medio (che cosi si assottiglia fino a sparire).
Rischiamo al risveglio dal bellissimo sogno di ricchezza e belle fighe promessoci da Berluscavalier di ritrovarci nella merda fino al collo (per usare un eufemismo).

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